Beauty routine e trucco nell’antica Grecia: la skincare dall’Olimpo a noi
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Passano i secoli, le mode si alternano, cambiano le formulazioni ma alcune cose restano decisamente invariate: come l’amore per la cosmesi e la cura del corpo! Dal mattino alla sera, dal trucco alla beauty routine, ecco le abitudini di uomini e donne dell’Antica Grecia per mantenere una pelle sana. Spoiler? Abbiamo in comune molti più trucchi e rimedi di quanto pensi!
Antica Grecia: la cura per il corpo
Sarà che i prodotti Biancamore sono nati alcuni anni fa proprio in una delle città più importanti della Magna Grecia, Paestum. Sarà che la passione e la ricerca delle materie prime del territorio è il nostro punto di partenza per le formulazioni di creme e maschere. Di sicuro è anche perché alcuni rituali di bellezza sono stati tramandati nei secoli e li ripetiamo anche noi, ogni giorno, anche senza esserne consapevoli.
Fatto sta che abbiamo deciso di dedicare un approfondimento alle routine di bellezza e cura per il corpo delle donne e degli uomini dell’Antica Grecia. Il nostro tuffo nel passato inizia proprio dalle… piscine!
Cura della pelle nell’Antica Grecia: una skincare tutta naturale
Non si chiamava ancora “skincare”, ma già scandiva le giornate degli antichi greci. Al mattino, le donne seguivano una vera e propria beauty routine che prevedeva un lungo bagno e l’applicazione di unguenti e oli aromatici per profumare e idratare il corpo. E non si trattava di un’abitudine esclusiva delle donne ricche: anche le donne meno abbienti si prendevano cura della propria pelle e igiene personale utilizzando i bagni pubblici che erano a loro disposizione.
Prendersi cura di sé era importante tanto per le donne quanto per gli uomini, anche in fatto di igiene orale. I greci, infatti, lavavano i denti con dei ramoscelli e masticavano delle foglie aromatiche durante il giorno per mantenere l’alito fresco: una vera e propria versione naturale delle nostre mentine!
A proposito di piante, ecco quali erano le materie prime più in voga.
Ingredienti e prodotti della cosmetica della Grecia Antica
Il prodotto più utilizzato nella skincare antica era senza dubbio l’Olio di Oliva. Pensa che gli antichi greci hanno iniziato ad utilizzare l’olio di oliva per il cibo e per scopi farmaceutici solo in un secondo momento: all’inizio, infatti, era impiegato come unguento per profumare il corpo. In particolare, le donne utilizzavano l’Olio di Oliva come lubrificante personale, per detergere la pelle durante il bagno e per idratarsi subito dopo. E gli uomini? Lo strofinavano su tutto il corpo prima di fare esercizio fisico o di andare in battaglia.
Non è un caso che la nostra linea di prodotti per la pelle al Latte di Bufala e Olio di Oliva sia una di quelle che più ricordano l’Antica Grecia. Le proprietà benefiche dell’Olio di Oliva sono conosciute da secoli e comprovate dalla ricerca moderna. Eccone alcune!
- Antinfiammatorio e antiossidante: grazie a polifenoli, vitamina E e fitosteroli, l’olio di oliva protegge la pelle danneggiata lasciandola naturalmente idratata.
- Antibatterico: aiuta a combattere le piccole infezioni della pelle ed i brufoli causati dalle irritazioni. Ecco perché la nostra Crema Corpo al latte di Bufala e Olio EVO è indicata anche per le pelli irritate e arrossate: protegge le membrane cellulari ed è in grado di riportare i tessuti al loro stato fisiologico naturale.
- Anti-age: in combinazione con la vitamina A e con l'acido lactobionico, l’Olio di Oliva stimola la rigenerazione cellulare e dona elasticità alla pelle combattendo rughe, smagliature e piccoli inestetismi come le macchie scure causate dal sole.
Altro must have delle donne greche? Il miele, che veniva impiegato dalle donne minoiche in aggiunta al latte per lunghi bagni profumati. Ti ricorda qualcosa? Beh, l’idea di fondare Biancamore è nata proprio da un bagno con il latte di bufala per lenire la pelle!
Se ami la dolcezza del Detergente Biancamore al Latte di Bufala, oppure non vedi l’ora di utilizzarlo per la prossima routine corpo, prova ad aggiungere anche qualche goccia di miele al bagno caldo: un piccolo trucco per rendere la tua pausa di relax ancora più dolce!
Alla beauty routine si aggiungevano anche erbe aromatiche, calendula, lavanda, camomilla e gelsi. Rose, pigmenti naturali, radici di piante, vino rosso e mastice venivano utilizzati per preparazioni cosmetiche e trattamenti di bellezza. E poi? Si passava al trucco!
Cosmetica: l’arte del make up antico
L’Antica Grecia è la culla della civiltà, ma anche della cosmetica! Non è un caso che la parola “cosmetico” derivi dal greco kosmèo che significa “adornare”: furono proprio le donne dell'Antica Grecia ad iniziare ad usare polveri e unguenti per eliminare le discromie del volto.
Mentre nello stesso periodo, in Egitto, le donne esaltavano il candore della pelle con un antenato del talco, il talak, o con un primordiale fondotinta a base di polveri di alabastro, carbonato di soda e miele, le Greche utilizzavano la biacca per ottenere un incarnato pallido.
La biacca era una pasta bianca e densa, una sorta di fondotinta antico realizzato con gesso in polvere e piombo bianco che funzionava anche come protezione solare. All’epoca non si conoscevano i pericoli del piombo per la salute, quindi veniva tranquillamente usato anche per rimuovere le impurità della pelle.
Curiosità: anche le donne Etrusche desideravano una pelle diafana, simbolo di nobili origini, ma il loro fondotinta era realizzato con argilla depurata, terra d’ocra e talco che venivano amalgamati con grasso animale. Una soluzione senza senza dubbio più salutare!
Le donne greche nobili utilizzavano poco trucco, del quale invece abbondavano le cortigiane. Oltre all’igiene, però, tutte erano accomunate dall’utilizzo della polvere di un minerale detto minio per tingere le labbra di rosso. Un altro rossetto molto in voga all’epoca? Quello derivato dai coloranti vegetali rossi come la barbabietola!
Anche all’epoca, la mania per le sopracciglia definite e per le ciglia folte impazzava: entrambe venivano scurite con un velo di tintura di nerofumo, cioè polvere ottenuta dalla combustione di sostanze organiche. Spesso, le sopracciglia erano ricalcate anche da un leggero strato di polvere di antimonio o di sughero bruciato. Le prime ad avere le pinzette per sopracciglia? Le donne romane, che le usavano per arrotondarne la forma e renderle vicine tra loro.
In fatto di occhi, le donne minoico-cretesi erano di sicuro le più alla moda: truccavano gli occhi di blu, verde ed azzurro utilizzando il khol egiziano. Una vera e propria importazione di cosmetici, anche senza e-commerce!
Ieri come oggi, il tocco finale lo dava il blush multiuso: per le donne greche era realizzato con la polvere della pianta di ancusa.
Come si applicavano questi trucchi? Con dei veri e propri pennelli e accessori che ancora oggi possono essere ammirati nei Musei delle città della Magna Grecia.
Canoni di bellezza tra mito e quotidianità
Come avrai intuito, per i greci avere un bel corpo significava anche avere una bella mente: la parola “kaloskagathos” infatti, significava proprio essere belli e anche delle brave persone. Concetto che ritroviamo in parte anche nel proverbio latino “mens sana in corpore sano”.
Ma quali erano i canoni di bellezza dei greci antichi?
Come le statue delle dee che possiamo ammirare oggi, un corpo da sogno greco prevedeva fianchi larghi, colorito pallido e capelli rossi o ramati. Proprio come quelli di Elena di Troia, considerata la donna più bella della sua epoca.
Nei secoli, i canoni di bellezza sono cambiati innumerevoli volte: ciò che è rimasto invariato è la cura per il corpo e i rituali di bellezza che, ovunque nel mondo, ci portano in equilibrio con ogni parte di noi.
Dopo questo viaggio nell’arte cosmetica dell’Antica Grecia, non potrai fare a meno di apprezzare ancora di più i segreti di bellezza che sono stati tramandati da epoche lontanissime fino a noi. E, ne siamo certi, guarderai alla skincare con occhi nuovi. E anche un po’ antichi!
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